Di aneddoti brillanti legati al Bridge con Edo ne ho avuti molti.
Eravamo allievi del secondo anno quando decidemmo di giocare insieme i campionati di Salsomaggiore. Prima esperienza per entrambi e più che l’andamento del torneo, il mio ricordo è legato ad una serata dove le due ore di barzellette da lui raccontate hanno reso una bella serata indimenticabile.
Lo consideravo un uomo intelligente che aveva nell’ironia e nella battuta pronta un suo segno distintivo.
Aveva ad esempio accettato di buon grado il soprannome che per somiglianza gli avevamo assegnato. Per noi era Rodwell, (uno dei giocatori di bridge più famosi e vincenti di sempre). Edoardo replicava con tono scanzonato che tra qualche anno sarebbe stato Rodwell ad essere soprannominato Pelosi.
Lo voglio ricordare attraverso una smazzata dove la licita è rimasta una chicca indelebile nella mia memoria.
Ultima mano di un torneo al circolo di Monza, un venerdì come tanti di una tarda primavera alla fine degli anni 80.
In Est possedevo le seguenti carte:
Edo in Ovest in prima posizione aprì di 1 Cuori e dopo il passo di Nord feci la mia prima avventurosa licita:
1 Picche (ai tempi le psichiche erano ammesse).
Nel silenzio avversario Edo licitò 2 Picche.
Cercai una via di fuga da questa situazione licitando 4 Cuori nella speranza di fermare qualsiasi velleità.
Ma Edo irriducibile espose il cartellino del 4 Picche.
Riprovai a fermare il mio amico licitando 5 Cuori ma …..Edo ripropose a livello di 5 le Picche.
Preso dallo sconforto licitai a salto 7 Cuori, sussurandogli:
“Oggi vai down Eric Rodwell”
Edo si fermo per 5 secondi, riguardò con accuratezza le sue carte come per trovare qualche plus valore e alzando gli occhi furbescamente, sorrise.
Cercò immediatamente nel bidding box la licita di 7 Picche e appoggiando con delicatezza il cartellino sul tavolo pronunciò:
“Rodwell non va mai down!”
Una fragorosa risata del nostro tavolo fece capolinea e così si concluse il torneo.
Ciao Edo!