Dopo ben 80 incontri a KO tra le 32 squadre che hanno partecipato al torneo, siamo arrivati alla finale.
Chi tra Campari-Soda e Negroni-Sbagliato salirà sull’olimpo del Bridge-Party ?
Il pronostico è dei più incerti, le due squadre durante il torneo hanno sbaragliato la concorrenza vincendo tutti gli incontri.
Inoltre il fatto di non essersi incontrate prima, dimostra che anche la Dea Bendata ha protetto i due team.
La finale è molto impegnativa, saranno infatti giocate ben 60 smazzate tra Sabato pomeriggio e Domenica sera.
Abbiamo intervistato qualche amico-giocatore per conoscere in anteprima il pronostico ma nessuno ha voluto sbilanciarsi.
Tutti erano d’accordo nell’affermare che il calo di attenzione, dovuto a stanchezza potrà essere un fattore determinante per stabilire la squadra vincitrice.
Quello che certamente sappiamo è che dopo così tante smazzate tutti i finalisti saranno ubriachi di Bridge 🙂
Chi si sveglierà l’indomani con un lieve mal di testa?
“Ragazzi rubiamo tutti così siamo tutti contenti e tutti uguali”.
Penso che tra le varie opinioni che ho sentito ieri questa è stata quella che mi hanno colpito di più forse perché ha un fondo di verità.
Il pensiero che toccava la mia mente era:
“Ma se rubiamo tutti saremo sì tutti uguali, …. ma al ribasso”.
Ho pensato di organizzare questo torneo per distogliere anche per poche ore le nostre menti dai problemi (si, ho detto problemi) che questo periodo nefasto hanno fatto rumorosamente cascare su noi e sui nostri affetti, ad avere un momento di tregua che potesse essere una via per diventare più ricchi e meno poveri.
Desideravo tornei in cui l’ armonia viaggiava sovrana, tutti li a divertirsi utilizando questo splendido mezzo di conoscenza chiamato Bridge.
Ho provato e riprovato con tutte le mie energie e capacità a darvi un torneo limpido, in cui il rispetto di compagni ed avversari fosse la prima regola e per questo che ritengo inaccettabile alcuni comportamenti sgradevoli.
È per me necessario prendere una posizione perché è inconcepibile che un “torneo alla buona” / “torneo dell’amicizia” debba essere confuso con “tutto deve essere concesso”
Mi spiego meglio:
Non si può abbandonare il tavolo
Non ci si può presentarsi a un incontro senza avvisare la direzione del torneo
Non si può essere angolista e giocatore allo stesso momento
Non si può guardare le carte del compagno perché si gioca nella stessa casa oppure si utilizza una videochiamata
E la risposta “sono fatti loro se si divertono così” non è mi è più sufficiente.
Lo so sto prendendo una posizione dura e scomoda, forse anche difficile da sostenere ma è doveroso quando impieghi molto del tuo tempo ad aiutare un gruppo di splendide persone a continuare a seguire la nostra comune passione
Questa mia riflessione non vuole assolutamente essere un torneo “Caccia la strega”, la mano fortunata non fa di un giocatore né un campione né un baro.
Per tutelarci, abbiamo deciso di creare una commissione di esperti (di cui io ovviamente non posso farne parte) su cui fare totale affidamento e sulla cui onestà NON vi sono dubbi.
Concludo la mia riflessione con un’immagine che mi è cara proprio perchè come nel bridge la soluzione può seguire più di una strada.
“Ci sono tanti anziani che passano il loro tempo anche a guardare i cantieri, dando consigli ad architetti e muratori. Anche se da giovani avete fatto lo stesso mestiere, non giudicate la tecnica degli altri, anche se diversa può essere ugualmente efficace”