5 Scenari di ripristino del Backup Server

Immaginate un disastro, in cui l’infrastruttura virtuale deve essere ripristinata da zero.

È tutto perso, tranne i file di backup, che sono ancora disponibili su almeno un repository, meglio se immutabile, on-premises o in cloud.

Per ripristinare l’ambiente avete a disposizione cinque differenti opzioni che sono in funzione da come è stata disegnata e implementata l’architettura di protezione e resilenza Veeam Backup & Replication.

Nota 1: Veeam Backup & Replication verrà d’ora in avanti indicato con l’acronimo VBR.

Scenario A (Ripristino da zero):

  • Non avete effettuato il backup application aware del server VBR.
  • Non avete effettuato la Replica application aware del server VBR.
  • Non è disponibile l’export della configurazione del DB del server VBR.
  • Volete ripristinare immediatamente i workload di produzione.

Cosa fare?

Passaggio 1A: Installare Veeam Backup & Replication.

Come: Dal sito web di Veeam  (https://www.veeam.com) scaricate l’ultima versione di VBR.

(link diretto -> https://www.veeam.com/products/data-platform-trial-download.html?tab=cloud-plugins).

Immagine 1

Nota 2: VBR è in grado di leggere file di Backup creati con versioni precedenti.

La semplicità nell’installare Veeam Backup & Replication rende l’operazione semplice,  veloce e può essere realizzata in modalità unattended.

(https://helpcenter.veeam.com/docs/backup/vsphere/silent_mode.html?zoom_highlight=Unattended&ver=120)

In questo passaggio è spesso sufficiente cliccare solo su “next” per completare l’operazione.

Nota 3: si consiglia di utilizzare il proprio file di licenza (può essere scaricato da my.veeam.com) anche se la Community Edition (senza licenza) è spesso sufficiente per la maggior parte ripristini necessari in questa fase. 

Passaggio 2A: Aggiungere l’infrastruttura virtuale di produzione ove si voglia ripristinare i carichi di lavoro protetti da VBR.

Come: dopo aver completato il primo passaggio, dalla console di VBR aggiungete l’infrastruttura virtuale (Menù: “Inventory” -> “Vmware vSphere“-> “Add Server”) (Immagine 2).

Immagine 2

I passaggi seguenti dipendono dalla tipologia di Hypervisor (VMware vSphere, Microsoft Hyper-V, Nutanix AHV, …) ma risultano sempre molto semplici.

Passaggio 3A (opzionale): Aggiungere i proxy di backup.

Anche se stiamo operando a livello di ripristino, è sempre una buona idea per migliorare le prestazioni di aggiungere proxy di backup. 

Passaggio 4A: Aggiunta dei repository di backup Veeam.

L’ultima fase propedeutica prima di avviare i ripristini è quella di aggiungere i repository con i dati di backup.

Come: dalla console selezionare la voce “Backup Infrastructure”, “Backup Repository” e quindi “Add Repository” (immagine 3).

Immagine 3

Passaggio 5A: Avvio dei ripristini.

Come: dalla console di VBR selezionare dalla voce “Home”, “Backup”, “Disk imported”, la VM che si vuole ripristinare e cliccando con il tasto destro del mouse avviare il processo di ripristino (Immagine 4).

Immagine 4

Nota 4: Il ripristino può essere istantaneo. Con questa modalità le VMs sono avviate direttamente dal repository di backup. In questa opzione il repository funge da archivio dati (per VMware il DataStore) per l’ambiente virtuale.

(L’instant VM recovery è stato inventato da Veeam più di dieci anni fa e da allora ne ha migliorato performance e flessibilità).

Ora la vostra architettura di produzione è tornata operativa!

https://www.veeam.com/blog/restoring-infrastructure-from-scratch-with-veeam.html

Scenario B: Il VBR è un server virtuale.

  • Avete effettuato il backup application aware del server VBR.
  • Non avete effettuato la Replica application aware del server VBR.
  • Non è disponibile l’export della configurazione del DB del server VBR.
  • Volete ripristinare immediatamente il server VBR.

Cosa fare?

Passaggio 1B: Effettuare il download dell’utility ”Veeam.Backup.Extractor.exe” dal sito Download di Veeam.

(https://www.veeam.com/products/data-platform-trial-download.html?tab=extensions).

Immagine 5

Nota 5: Esiste anche l’opzione di Extract da linea di comando per piattaforme Windows e Linux.

 Passaggio 2B: Avviare l’Extract, selezionare il backup del VBR e una volta creati i file della VM-VBR copiateli nel Datastore VMware che preferite.

Ora dal vCenter registrate la VM appena copiata.

(Immagine 6)

Nota 6: E’ disponibile l’opzione di extract da linea di comando per piattaforme Windows e Linux.

Nota 7: E’ possibile automatizzare e semplificare la copia verso il Datastore VMware pubblicando una share di rete NFS come indicato nel seguente articolo:

https://www.virtualtothecore.com/veeam-extract-utility-quick-restores-without-veeam-server

Passaggio 3B: Una volta completato il ripristino del passaggio 2B, avviare il VBR e realizzare le operazioni standard di utilizzo (vedi passaggio 5A).

Scenario C: Il VBR è un server fisico

  • Avete effettuato il backup application aware di VBR creando il recovery media.
  • Non è disponibile l’export del file di configurazione di (VBR).
  • Volete ripristinare immediatamente il server VBR. 

Cosa fare?

Passaggio 1C: Rendete disponibile al Server fisico VBR il recovery media (via Rete o via USB).

Passaggio 2C: Avviare l’operazione di Bare Metal Recovery selezionando in fase di ripristino il backup necessario (immagine 7 e immagine 8).

Immagine 7

Immagine 8

(https://helpcenter.veeam.com/docs/agentforwindows/userguide/howto_baremetal_recovery.html?ver=60)

Passaggio 3C: Una volta completato il ripristino del passaggio 2C, avviare il VBR e realizzare le operazioni standard di ripristino come indicato nel passaggio 5A.

Scenario D: Il VBR è una VM replicata.

  • Non avete effettuato il backup application aware del server VBR.
  • Avete effettuato la Replica application aware del server VBR.
  • Non è disponibile l’export della configurazione del DB del server VBR.
  • Volete ripristinare immediatamente il server VBR. 

Cosa fare?

Passaggio 1D: Connettersi al vCenter e ricercare il VBR già replicato.

Immagine 9

Passaggio 2D: Innescare il failover del VBR.

Immagine 10

Passaggio 3D: Realizzare le operazioni di gestione di VBR come da punto 5A.

Scenario E: La configurazione del VBR.

  • Non avete effettuato il backup del server VBR.
  • Non avete effettuato la Replica del server VBR.
  • E’ disponibile l’export della configurazione del DB del server VBR.
  • Volete ripristinare immediatamente il server VBR.

Cosa fare? 

Passaggio 1E: Installare VBR sul server (fisico o virtuale, vedi punto 1A).

Passaggio 2D: Effettuare il ripristino della configurazione del VBR come indicato nella guida.

(https://helpcenter.veeam.com/docs/backup/vsphere/vbr_config_restore.html?zoom_highlight=configuration+restore&ver=120)

Immagine 11

Passaggio 3D: Realizzare le operazioni di gestione di VBR come da punto 5A.

Nota 8: E’ sempre buona norma salvare la configurazione del server di Backup.

Nota Finale:  Il consiglio è di adoperarsi al fine di poter utilizzare tutte le strategie descritte in questo articolo in modo che se una non fosse disponibile, si possa utilizzarne una seconda.

Enterprise Manager – Delega dei ripristini

Un articolo dedicato a come poter delegare i ripristini  con Veeam Backup & Replication (VBR).

Il case study è legato alla protezione di file in cartelle condivise, ma può essere esteso a molti degli oggetti protetti con VBR. (vedi immagine 7)

  1. Nell’immagine 1 sono illustrate le tre cartelle di rete condivise (SHARE-A, SHARE-B, SHARE-C) che sono utilizzate come sorgente dei file da proteggere.

share-sorgenteImmagine 1

Nello scenario si ipotizza che per ogni singola cartella condivisa, solo uno specifico utente possa procedere alle attività di ripristino.

  1. L’ immagine 2 evidenzia la creazione di tre utenti di Dominio, ShareA, ShareB, ShareC.

utenti-ADImmagine 2

I file afferenti ad una specifica cartella condivisa saranno ripristinabili dall’utente che ha nel nome l’identica lettera finale. Ad esempio, i file afferenti alla SHARE-A saranno ripristinabili dall’utente ShareA.

(NDR: Per semplicità espositiva la lettera X sostituirà una delle tre lettere dell’alfabeto A-B-C)

  1. Per ogni cartella condivisa è stato creato un job di Backup denominato “BkF-Share-X”

L’immagine 3 evidenzia che il job “BKF-Share-A” (freccia arancio) protegge l’intera SHARE-A (freccia Blue).

Immagine 3

  1. Nell’immagine 4 viene evidenziato il menù “configurazione” dall’ Enterprise Manager.

In questa fase di configurazione sono necessarie le credenziali amministrazione.

Immagine 4

  1. Dal sotto menù role (immagine 5 – freccia arancio) vengono aggiunti (freccia verde) i tre utenti precedentemente creati (ShareX) ai quali viene assegnato il ruolo di Restore Operator (freccia blue).

roleImmagine 5

  1. L’immagine 6 mostra le opzioni di delega.

All’ utente ShareA (freccia verde) viene assegnata la possibilità di effettuare il ripristino di tutti gli oggetti protetti da VBR attraverso il pulsante “Choose” (freccia arancio); nelle opzioni di ripristino è possibile permettere il solo ripristino in-place  (freccia blue).

Nelle immagini successive (7-8) viene indicato come effettuare la scelta degli oggetti da visualizzare durante le operazioni di delega del ripristino.

role-1Immagine 6

scopeimmagine 7

role-2Immagine 8

  1. L’immagine 9 illustra e conferma che effettuato il login dall’Enterprise Manager con le credenziali dell’utente ShareX (freccia Blue), siano visibili e ripristinabili solo i file della corrispettiva cartella condivisa (freccia arancio).

DelegaImmagine 9

Nota Finale:

MySQL Backup e Veeam Backup & Replication – Parte 1

Il presente articolo illustrerà come implementare una strategia di protezione dei dati in ambienti MySQL.

Partiamo da una considerazione.

Per realizzare backup consistenti da un punto di vista applicativo, è necessario che prima che sia avviato  il processo di copia, l’applicazione abbia scritto su disco tutti i dati in memoria (flush).

Ad esempio, le applicazioni Microsoft® utilizzano una tecnologia denominata Shadow Copy che attraverso il coordinamento di driver VSS realizza la consistenza applicativa.

Una tecnologia simile non è disponibile su Linux ed in più MySQL non la supporta in ambiente Microsoft®.

Come ovviare?

Attraverso la creazione di script che automatizzino la consistenza applicativa prima di avviare la creazione della Snapshot.

Compreso questo aspetto, torniamo all’ambito dell’articolo, introducendo le opzioni disponibili per MySQL.

Nota 1: La consistenza applicativa avviene prima della creazione della snapshot.

  • 1. Backup Logico: Lo script crea un file con l’estensione .sql che in caso di ripristino permette la ricreazione del database e dei suoi dati.

Il file .sql è creato attraverso il comando nativo MySQL “mysqldump”.

I vantaggi del backup logico possono essere riassunti in:

  • Non vi sono dipendenze con software di terze parti.
  • I backup possono essere ripristinati su altri server.
  • 2. Backup Fisico/Cold: Sono create copie a freddo dei file del DB (ad esempio: ibdata, .ibd, .frm, ib_logfile, my.cnf).

Per essere certi che i backup siano realizzati in modalità “consistenza applicativa“, prima di effettuare la snapshot, è      indispensabile fermare i servizi MySQL.

E’ una strategia di backup di norma implementata in ambienti che non richiedano operatività 24×7.

Nota 2: Il servizio viene fermato solo per il tempo necessario alla creazione della snapshot e non per l’intera durata del backup.

  • 3. Backup Fisico/Hot: Se è in esecuzione il motore InnoDB, lo script permette la realizzazione di copie consistenti senza fermare i servizi (utilizzando ad esempio il comando mysqlbackup componente della suite Enterprise di MySQL (MySQL Product)).

Ora che conosciamo le opzioni di scripting disponibili, vediamo come le soluzioni Veeam possano integrarsi nativamente con gli  ambienti MySQL.

La prima opzione disponibile è il Veeam Agent for Linux (VAL) che automatizza le seguenti quattro fasi:

  1. Flush dei dati dalla memoria al disco (consistenza applicativa).
  2. Creazione della snasphot.
  3. Rilascio delle tabelle.
  4. Avvio del processo di Backup.

Nota 3: Come indicato nella prima parte dell’articolo, se il DB è del tipo MyISAM è possibile effettuare il backup con il blocco di tutte le tabelle.

I pre-requisti del VAL sono:

  • Versione di MySQL maggiore o uguale alla 5.8.
  • Sistema operativo sia Linux.

Domanda: E’ possibile effettuare il backup in ambienti Windows e dove la versione di MySQL è inferiore alla versione 5.8?

La risposta è si e gli scenari disponibili sono:

Backup Logico -> Hot-Backup Database Online Dump -> Comando mysqldump.

Backup Fisico/Cold -> Cold-Backup Database Shutdown -> Fermo temporaneo dei Servizi.

Backup Fisico/Hot -> Hot-Backup Database Freeze -> Comandi nativi mysql.

Nota4: Esiste anche la possibilità di effettuare Backup Parziali. In questo scenario si effettua il backup di specifiche tabelle e database. E’ utile quando si devono realizzare strategie di protezione differenti sullo stesso Server.

Nel prossimo articolo scopriremo come creare gli script e come integrarli in Veeam Backup & Replication.

Veeam & Google Cloud Platform – Parte 2

Nel precedente articolo, è stato illustrato come utilizzare VBR (Veeam Backup & Replication) come framework per proteggere le istanze (VM) presenti nella Piattaforma Google Cloud (GCP).

Il componente integrato di VBR che automatizza i processi di backup e restore, è il VBGP (Veeam Backup for Google Platform), giunto ad oggi (gennaio 2022) alla sua seconda versione.

Il VBGP permette di salvare a livello di immagine le istanze Google, ma ad oggi non è in grado di ripristanre in modalità granulare le applicazioni.

Nota 1: Il VBGP permette di realizzare backup “Application Consistency” delle istanze attraverso:

  • le VSS (Windows Volume Snapshot Copy Services) per i sistemi operativi Microsoft-Windows.
  • Script personalizzabili per i sistemi operativi Linux.

Nei casi in cui sia richiesto il backup dei transaction log o il ripristino granulare di oggetti applicativi, è necessario utilizzare il Veeam Agent (VA).

Nota 2: Nel sito www.gable.it troverete molti articoli che dettagliano come implementare i Veeam Agent.

Nota 3: Il Backup Server VBR può essere installato sia in cloud (ad esempio come istanza in GCP) che on-premises. In tutti gli scenari è necessario garantire la corretta connettività tra i componenti.

Nota 4: La versione 12 di VBR (in uscita nel 2022) aggiungerà una serie di miglioramenti in ambito Cloud. Ad esempio la possibilità di gestire il deploy e i componenti Veeam Agent, senza dover creare a priori una VPN tra il VBR on-premises e le istanze da proteggere.

Vediamo ora le due fasi principali per realizzare il Backup dell’istanza:

La prima fase ha lo scopo di realizzare discovery e il deploy dell’Agent sull’istanza (vedi immagine 1) (menù Inventory, Create a Protection Group).

Immagine 1

Nella seconda fase, la creazione del job di Backup selezionando la voce Veeam Agent for Windows (Immagine 2)

Immagine 2

Durante il Wizard selezioniamo alla voce Backup Mode,  Entire Computer (immagine 3) e alla voce Storage il Repostitory di Backup (immagine 4).

Immagine 3

Immagine 4

Il punto focale del presente articolo è la gestione della protezione delle applicazioni (in questo scenario MS-SQL).

Dopo aver abilitato l’application aware processing (immagine 5), è possibile operare a livello di Transaction Log, selezionando se cancellarli dopo ogni operazione di Backup (Trunking) oppure ancora se effettuare il backup dei soli T-Log. (immagini 6-8).

Immagine 5

Immagine 6

Immagine 7

Immagine 8

Dopo aver avviato il job, controlliamo che alla voce Disk sia presente almeno un punto di ripristino (vedi immagine 9).

Immagine 9

Concludiamo il presente articolo illustrando le opzioni di ripristino del Veeam Agent for Windows: (immagine 10)

  • Verso architetture virtuali VMware & Hyper-V
    • Instant Recovery
    • Ripristino di Volumi
    • Esportazione dei Dischi (VMDK, VHD, VHDX)
  • Verso architetture Public Cloud
    • AWS
    • Azure
    • GCP
  • La creazione di  un Recovery Media per realizzare un Bare Metal Restore
  • Il ripristino di File e Cartelle (immagine 10, disponibile anche con il VBGP)
  • Il ripristino di oggetti applicativi (immagine 11 & 12, disponibile unicamente via VA)

Immagine 10

Immagine 11

Immagine 12

Tutte le opzioni di ripristino utilizzando il Veeam Explorer per SQL sono disponibili al seguente sito.

Nota 5: Nell’ esempio è stato scelto uno Scale Out Backup Repository che ha il vantaggio di copiare i dati verso l’Object Storage di Google (vedi immagine 13). La versione 12 di VBR permetterà la scrittura diretta verso l’Object Storage

Immagine 13

A presto

Veeam & Google Cloud Platform – Parte 1

Il primo articolo del 2022 è dedicato a come proteggere le istanze Google (GCP).

Il flusso e l’architettura di protezione è riportato nell’immagine 1 dove sono presenti due componenti Veeam.

  1. L’ istanza Veeam Backup for Google Platform (VBGP) ha il compito di realizzare backup e ripristini delle istanze GCP.
  2. Veeam Backup & Replication (VBR) ha l’onere di gestire centralmente la movimentazione dei dati di Backup da e per il cloud (Data Mobility).

Immagine 1

  • Nota 1: VBGP può essere installato in modalità stand alone oppure utilizzando il wizard di VBR.
  • Nota 2: Il presente articolo mostrerà come agganciare da VBR un istanza VBGP già presente in GCP.

Vediamo in modalità dettagliata i passaggi:

Dalla console di VBR scegliamo la voce Backup Infrastructure.

Cliccando con il tasto destro del mouse, selezioniamo la voce add server e successivamente Google Cloud Platform (vedi immagine 2)

Immagine 2

Il prossimo passaggio è quello di inserire le credenziali di accesso al Service Account di Google (immagine 3)

Immagine 3

Il wizard prosegue chiedendovi di inserire il nome del server VBGP già creato (immagine 4)

Immagine 4

Dopo aver selezionato la tipologia di rete presente (immagine 5) il passaggio successivo è quello di inserire le credenziali di accesso al Repository (immagine 6).

Ricordo che la best practice di protezione è quella di effettuare il backup dell’istanza come snapshot, successivamente riversare la snapshot verso il Cloud Object Storage di Google.

Si rispetta così la regola del 3-2-1, avere cioè 3 copie dei dati (Produzione + Snapshot + Object Storage) su due differenti media (Storage primario + Object Storage) con una copia offsite (Object storage dovrebbe afferire ad un’altra region).

Immagine 5

Immagine 6

Concluso il wizard, sempre dalla console di VBR possiamo collegarci alla console al server VBGP (immagine 7) per iniziare a creare policy di protezione.

Immagine 7

Dopo aver inserito le credenziali di accesso (immagine 8)

Immagine 8

è possibile monitorare l’ambiente attraverso un overview delle istanze presenti, di quelle protette (immagine 9 & 10)

Immagine 9

Immagine 10

Gestire le politiche di protezione attraverso:

La creazione delle policy di Backup, indicando nome (immagine 12), selezionando il progetto (immagine 13), la region (immagine 14), le risorse (immagine 15), il target di Backup (immagine 16), la schedulazione e la tipologia di backup (immagini da 17 a 19)

Immagine 11

Immagine 12

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Immagine 14

Immagine 15

Immagine 16

Immagine 17

Immagine 18

Immagine 19

Le ultime due voci indicano la stima dei costi mensili per realizzare la policy di backup (immagine 20) e l’impostazione dei retry e delle notifiche (immagine 21)

Immagine 20

Immagine 21

Terminata la configurazione e dal monitoraggio verificato che la policy si è completata con successo, è possible procedere al ripristino (immagine 22).

Immagine 22

Le opzioni disponibili sono:

  • Intera Istanza
  • File e Cartelle

Le prossime immagini  (23-24-25) mostrano i passaggi chiave per ripristinare l’ìntera istanza.

Immagine 23

Immagine 24

Immagine 25

Nel prossimo articolo vedremo come poter proteggere e rispristinare un DB Sql presente in un’istanza GCP

A presto

VBR – Mac Backup

Veeam Backup & Replication (VBR) version 11 has a new feature and Mac users will fall in love with it.

It is now available for the backup and restores of your MACOS files.

It supports the last Operating Systems starting from High-Sierra (Big Sur 11.X.X / Catalina 10.15.X / Mojave 10.14.X / High Sierra 10.13.6).

Note 1: The Veeam Agent for Mac (VAM) version 1 supports the M1 processor via Rosetta.

Note 2: The VAM supports consistent data backup with snapshots for the APFS file system.

In the other file systems, the backup is created via a snapshot-less approach.

Note 3: At the moment it’s possible to perform the backup of user data (with a custom scope too). The image of the entire machine and a Bare Metal Restore are not available yet.

The configuration steps are quite easy as shown in the official guide:

To recap, the procedure consists of:

  1. From the VBR console create a resource group using a flexible scope
  2. Copy the files generated from VBR to the MAC to protect
  3. Install the package to your machine and import the created configuration. (It allows the communication between VBR and the Mac)
  4. From the VBR console creating the backup policy and apply it

The following video shows how it works in a managed VBR architecture.

Take care and see you soon.