In ambiente Veeam Backup & Replication può essere necessario espandere lo spazio allocato di un repository Linux.
Nel mio ambiente è presente un server Ubuntu 22.04 al quale è stato aggiunto un secondo disco (dev/sdb), formattato come xfs e reso disponibile come mount point /mnt/backup/ .
I pacchetti da installare sono cloud-guest-utils e gdisk: “sudo apt -y install cloud-guest-utils gdisk”
Per scoprire la struttura del file system utilizzate il comando: “sudo lsblk”
Il risultato mostra sizing, mount point del file system del server ubuntu:
NAMEMAJ:MIN RMSIZE RO TYPE MOUNTPOINTS sda 8:00 16G0 disk ├─sda18:101M0 part ├─sda28:201.8G0 part /boot └─sda38:30 14.2G0 part └─ubuntu–vg-ubuntu–lv 253:00 10G0 lvm/ sdb 8:16 0100G0 disk. └─sdb18:17 0 80G0 part /mnt/backup sr011:01 1024M0 rom
Per scoprire se il file system ha spazio ulteriore da allocare: “sudo growpart /dev/sdb 1”
Il risultato mostra la voce changed
CHANGED: partition=1 start=2048 old: size=167770079 end=167772126 new: size=209713119 end=209715166
Il comando finale che allarga il file system è: sudo “xfs_growfs /mnt/backup/”
Verificate il risultato attraverso il comando già visto: “sudo lsblk”
Siamo arrivati all’ultimo articolo sul Veeam Disaster Recovery Orchestrator versione 5.
In questa ultima parte concentreremo gli sforzi fatti in precedenza e consultabili nel presente sito, per realizzare il piano di Orchestrazione del Disaster Recovery.
Dopo aver effettuato il login, la dashboard illustra lo stato dei piani realizzati (immagine 1).
Immagine 1
Notate che a differenza della versione VDrO precedente, è possibile filtrare i piani in base agli “scopes” (immagine 2).
Immagine 2
Una seconda e utilissima novità della versione 5 è la presenza della voce inventory (immagine 3), dove vengono riportati i VM Groups.
Tale opzione verifica immediatamente che nello “scope” scelto vi siano il gruppo di VM che realizzeranno il piano di DR.
Immagine 3
L’immagine 4 riporta i dettagli dei piani di Orchestrazione già creati.
Immagine 4
Vediamo ora come creare un piano:
Dal menù manage selezioniamo la voce New (immagine 5).
Immagine 5
E proseguendo con il wizard, inseriamo un nome (immagine 6), lo scope (immagine 7) e la tipologia di piano (immagine 8).
Immagine 6
Immagine 7
Immagine 8
Dopo aver aggiunto il gruppo di VM da porre sotto orchestrazione (immagine 9, 10 e 11)
Immagine 9
Immagine 10
Immagine 11
E’ possibile personalizzare le opzioni di Recovery, (ad esempio se processare le VM in modalità parallela o sequenziale) (immagine 12).
Immagine 12
Aggiungo ora gli step necessari alla realizzazione del piano (nell’esempio come prima attività del piano è stato aggiunto lo spegnimento della VM di produzione ) (vedi immagini 13, 14, 15 e 16).
Immagine 13
Immagine 14
Immagine 15
Immagine 16
Il wizard si conclude con:
L’opzione di porre sotto Backup le VM che sono state avviate durante il piano di DR (immagine 17)
I valori di RTPO che dovranno essere rispettati affinchè il piano possa essere eseguito (immagine 18)
La scelta della lingua del template da utilizzare (immagine 19)
L’ora alla quale i report saranno automaticamente generati (immagine 20)
Se creare immediatamente il report readiness (che verifica tutti i componenti del piano) (immagine 21)
immagine 17
immagine 18
immagine 19
immagine 20
immagine 21
Ora è possibile testare e successivamente avviare i piani di orchestrazione
(Articolo semiserio su una delle caratteristiche di noi Italiani)
E’ giustificabile l’atavica pigrizia di noi Italiani a praticare sport?
Al tempo stesso è possibile dare un senso al nostro colorito modo di comunicare?
Presentare un’ unica risposta risulta difficile dato che le domande sembrano trattare due argomenti distinti.
Ma è proprio così?
Iniziamo con il tema ginnico-sportivo:
Noi Italiani siamo un popolo notoriamente non incline alle attività sportive (ma più a quelle “extra-sportive” 🙂 ).
Se nelle culture asiatiche la cura del proprio spirito passa attraverso ritualiginnici quali ad esempio in Cina il Taijiquan, noi uomini e donne dal lungo stivale abbiamo una qualche disciplina ginnico-spirituale per muovere i nostri muscoli?
Si, pensiamo alla preghiera, dove i fedeli esercitano bicipiti femorali, il grande gluteo, il quadricipite e il polpaccio quando in segno di devozione e ubbidienza si inginocchiano.
Unendo inoltre i palmi delle mani, vengono allenati anche avambracci, bicipiti e tricipiti.
E’ una disciplina con una storia di due millenni, figlia della spinta nella fede cristiana che negli ultimi decenni con lo scemare della passionereligiosa è sempre meno praticata.
I nuovi tempi sono divenuti gli stadi che di domenica vedono 22 Semi-Dei giocare a calcio.
Dalle tribune le migliaia di spettatori festeggiano con balli ed urla il risultato dei 90 minuti, creando così una nuova tipologia di ginnastica-spirituale (Figura 1)
Figura 1
Ma i luminari delle scienze ginniche affermano che qualsiasi attività sportiva debba essere praticata più volte durante la settimana.
Il Calcio “Aiuta“?
Visto che ogni 3 giorni si susseguono partite di ogni valore sembrerebbe di si.
L’unico inconveniente è che il rapporto costo/beneficio è economicamente così svantaggioso che tale attività non può essere annoverata a sport di massa.
Nota1: C’è chi sostiene che alzarsi di scatto dal divano mentre in TV la propria squadra segna il goal decisivo sia un momento ginnico. Non è proprio vero dato che:
Non è detto che la propria squadra vinca sempre le partite. (non siamo tutti tifosi del Chelsea, Manchester City, PSG, Real Madrid ………)
Il gesto sportivo (scatto) viene sempre minimizzato dalla presenza nelle mani di birre patatine e tramezzini….
Gli abbonamenti mensili delle pay-TV sono spesso onerosi (Dazn, Sky, TimVision …) e non adatti a tutte le tasche.
Abbiamo quindi perso la partita con le culture orientali?
La genialità Italica risponde con tutta la sua forza urlando all’unisono NO!
Sono millenni che noi Italiani abbiamo aggiunto alla comunicazione verbale una serie di movimenti ginnici che sono divenuti distintivi della nostra cultura.
Parliamo dei celeberrimi “Italian Gestures” che rendono i messaggi tra gli interlocutori più chiari dato che ne rafforzano la sfumatura del significato.
Pensiamo al classico “Che vuoi” (figura 2)
Figura 2
che diviene quasi una minaccia se le mani diventano due (figura 3)
Figura 3
Ne esitono di migliaia, una buona raccolta iniziale è rappresentata dalla figura 4:
Figura 4
Alcuni sono così divertenti e completi che sono stati riportati in una GAG comica del 2011 dal compianto attore/insegnante Joan Peter Sloan:
Ora la domanda cruciale:
Possono i gesti essere una forma di ginnastica in grado di rispondere alle necessità quotidiane di movimento?
Se diamo per scontato che siano degli esercizi completi (qui la scienza non ci aiuta), allora dobbiamo conoscere quanti gesti vengono fatti quotidianamente.
Secondo theguardian il numero è pari a 250, confermando quindi che “the gesture world” sono una palestra gratuita!
E’ inoltre una tecnica così ben sviluppata, che può essere utilizzata senza aver di fronte alcun interlocutore, (ad esempio durante una chiamata telefonica con le auricolari) e che può essere praticata in qualsiasiluogo, (dalla propria casa a un parco pubblico), su qualsiasi mezzo, (dalla propria auto ad un bus oppure ancora in aereo)
Immagino il nuovo motto delle scuole di italiano per stranieri:
“Imparate l’italiano, avrete da guadagnarne in salute!“
Finalmente possiamo ora rispondere alle domande iniziali, asserendo che i gesti sono una tipologia di ginnastica che aiuta inoltre a migliorare la propria comunicazione rendendola ancora più efficace.
This article’s topic is how to set up and work VBR when it is combined with the NDMP protocol.
This type of configuration is part of the category “file to tape” I treated in my last article “A flexible file backup Strategy – Part 2”.
One more note before starting: VBR requires NDMP version 4 and later.
How does it work?
Picture 1
The architecture is quite easy.
Files are gathered from the File Server through the data mover present on the Gateway server. Then they are sent to the Tape Server that performs the write on Tape.
The Datamover installed on Tape Server has the ownership of managing the data traffic to Tape Device.
VBR has the task of enumerating the Volumes and launch the command to Tape Devices.
Point-1: VBR works with a 3 layer backup architecture. It means there is nodirect connection betweenFile Servers and Tape Devices. All Data have to pass through the tape Sever.
In this article, I’m not covering the procedure to set up the NAS correctly. Please ask your storage vendor specialist to get all details needed.
How to add the NDMP server to VBR and set up a backup job?
The next video will answer the question.
Video 1
After the backup is completed how to perform a restore?
NDMP backup files are available to perform restores from the FILE menu at the voice Tape and then NDMP as shown in picture 2
Picture 2
Please have a look at the next short video (video 2) to see the easy step to perform a restore.
Video 2
Point-2: The backup chain stored on tapes will consist of 10 restore points maximum. On the 11th run, VBR will force an active full.
Common scenarios
One of the main characteristics of NDMP backup is that it allows to perform backup and restore of entire volumes.
The most common scenario is the Disaster Recovery of the entire Filer. Imagine the case in which the customer NAS filer is completely out of order and the only way to restart the file sharing service is formatting all the disks and then restoring the volumes (or the worst case is getting a new NAS).
In this case, NDMP volume restores from tape is an excellent low-cost solution.
Main Pro:
NDMP servers backup to tape is available in the Enterprise Plus Edition of VBR.
It means that there is no limit on the amount of data that can be saved. Could be 1 TB or 100 PB it doesn’t matter.
Veeam Universal License (VUL) has the Enterprise Plus Edition available. Is it time to move your old sockets license to the subscription model (VUL)?
Cons:
The granular restore (files and folders) it’s not an available option with VBR and NDMP backup.
Please note that NAS backup is now completely supported by VBR (please refer to article 1 of this series) and it’s the fastest way to perform the granular restores.
Point-3: Even if the NAS device supporting NDMP protocol is already added to VBR, you need to add the NDMP server as a separate procedure. Otherwise, you will not be able to perform file backup to tape.
The next article will cover a recap of the different techniques and show a hidden gem of VBR.