“CHE SARÀ”  A SAN REMO VINCONO I RICCHI… E POVERI

By The Trap

Ragazzi rubiamo tutti così siamo tutti contenti e tutti uguali”.

Penso che tra le varie opinioni che ho sentito ieri questa è stata quella che mi hanno colpito di più forse perché ha un fondo di verità.

Il pensiero che toccava la mia mente era:

“Ma se rubiamo tutti saremo sì tutti uguali, ….  ma al ribasso”.

Ho pensato di organizzare questo torneo per distogliere anche per poche ore le nostre menti dai problemi (si, ho detto problemi) che questo periodo nefasto hanno fatto rumorosamente cascare su noi e sui nostri affetti, ad avere un momento di tregua che potesse essere una via per diventare più ricchi e meno poveri.

Desideravo tornei in cui l’ armonia viaggiava sovrana, tutti li a divertirsi utilizando questo splendido mezzo di conoscenza chiamato Bridge.

Ho provato e riprovato con tutte le mie energie e capacità a darvi un torneo limpido, in cui il rispetto di compagni ed avversari fosse la prima regola e per  questo che ritengo inaccettabile alcuni comportamenti sgradevoli.

È per me necessario prendere una posizione perché è inconcepibile che  un “torneo alla buona” / “torneo dell’amicizia” debba essere confuso con “tutto deve essere concesso”

Mi spiego meglio:

  1. Non si può abbandonare il tavolo
  2. Non ci si può presentarsi a un incontro senza avvisare la direzione del torneo
  3. Non si può essere angolista e giocatore allo stesso momento
  4. Non si può guardare le carte del compagno perché si gioca nella stessa casa oppure si utilizza una videochiamata

E la risposta “sono fatti loro se si divertono così” non è mi è più sufficiente.

Lo so sto prendendo una posizione dura e scomoda, forse anche difficile da sostenere ma è doveroso quando impieghi molto del tuo tempo ad aiutare un gruppo di splendide persone a continuare a seguire la nostra comune passione

Questa mia riflessione non vuole assolutamente essere un torneo “Caccia la strega”,  la mano fortunata non fa di un giocatore né un campione né un baro.

Per tutelarci,  abbiamo deciso di creare una commissione di esperti (di cui io ovviamente non posso farne parte) su cui fare totale affidamento e sulla cui onestà NON vi sono dubbi.

Concludo la mia riflessione con un’immagine che mi è cara proprio perchè come nel bridge la soluzione può seguire più di una strada.

“Ci sono tanti anziani che passano il loro tempo anche a guardare i cantieri, dando consigli ad architetti e muratori. Anche se da giovani avete fatto lo stesso mestiere,  non giudicate la tecnica degli altri, anche se diversa può essere ugualmente efficace”

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