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Real bridge non da vere garanzie in quanto le inquadrature sono parziali e ha un costo.
Su BBO escludendo gli angolisti la situazione migliorerebbe.
L’importante è che il bridge online resti solo un passatempo e un allenamento, guai se online si giocassero campionati veri o tornei con premi consistenti.
Il bridge online è uno strumento da sfruttare a 360 gradi.
Sarà la partecipazione dei bridgisti a decretarne il successo.
Attenzione, la valutazione deve essere effettuata su specifiche aree e non solo nella sua globalità.
Mi spiego meglio:
Un corso online di perfezionamento riaccenderebbe l’entusiasmo di alcuni a giocatori? Facendolo online si possono chiamare i migliori istruttori del mondo (Lingua permettendo).
Oppure ancora un torneo guidato per i neofiti?
Forse un campionato?
La nostra responsabilità (parlo di tutti noi giocatori) è provare al fine ultimo di trovare il miglior bilanciamento possibile nell’uso di questa che credo debba diventare una risorsa primaria per promuovere il nostro gioco.
Il circolo deve rimanere il nostro punto di aggregazione ma non può essere più l’unico a farsi carico del nostro successo.
In parole più semplici: E’ un modello non più sufficiente a permetterci di sopravvivere.